Le nostre battaglie

Per un Diritto allo Studio garantito

Come sindacato studentesco ci siamo sempre impegnati per riuscire concretamente ad essere di aiuto agli studenti, in particolare a quelli delle fasce più deboli. La pandemia di Covid-19 ha reso queste difficoltà ancora più evidenti e noi non siamo rimasti a guardare.

Durante il lock-down abbiamo chiesto un innalzamento della soglia ISEE per permettere a più studenti e studentesse di rientrare nella prima fascia dei rimborsi e il risultato è stato un aumento del tetto massimo da 13.000 a 22.000. Un buon risultato, ma il nostro obiettivo è quello di poter contribuire alle spese degli studenti fino a una soglia ISEE di 50.000 ed eliminare la dicitura “idoneo non beneficiario” dalle graduatorie delle borse di studio. 

Lo scorso anno accademico, inoltre, grazie al nostro operato abbiamo fatto sì che l’ESU Verona rettificasse un bando che avrebbe potuto mettere in seria difficoltà gli studenti, tra cui il pagamento anticipato di ben due mensilità, oltre alla caparra. Ora è necessario continuare su questa linea, aumentando il numero di alloggi e chiedendo maggiori investimenti alla Regione!

Non me lo posso permettere

Durante il lockdown molti studenti e studentesse fuorisede hanno dovuto pagare l’intero affitto senza aver usufruito dell’alloggio e non hanno ricevuto alcuna sovvenzione per sostenere queste spese. Volevamo far sentire tutte le loro voci e così è nata l’idea di un mail-bombing alla regione. Dopo l’iniziativa, siamo riusciti ad ottenere un tavolo di discussione con la regione, con la possibilità di portare le nostre istanze all’attenzione delle istituzioni. Siamo convinti che la regione Veneto possa investire molto di più sull’Università e continueremo a pretendere che studiare resti un diritto per tutti e tutte.

Per un'università sostenibile

Come studenti abbiamo bisogno di salvaguardare prima di tutto il nostro futuro e il cambiamento climatico lo sta mettendo a rischio. Durante quest’anno ci avete trovato nelle piazze insieme a Fridays For Future per richiedere un cambio di rotta. Ora riteniamo che anche le università, in quanto luoghi del sapere, debbano farsi portatrici degli stessi valori che hanno animato le manifestazioni. Come unione degli universitari continueremo a batterci perché vengano implementate misure volte ad aumentare la sostenibilità nelle mense, negli edifici, in città e in tutti gli spazi che viviamo ogni giorno come studenti.

Didattica e spazi di qualità

Troppo spesso siamo costretti ad assistere ad un numero troppo basso di appelli, ad aule troppo piene, a laboratori poco attrezzati, a salti d’appello. Per tutelarci è necessario attuare la Carta dei Diritti degli Studenti, un documento approvato a livello nazionale nel 2011 e purtroppo non ancora applicato in molti atenei. Per questo chiederemo anche più spazi aperti allo studente: per un fuori sede disporre di uno spazio accessibile in cui studiare è indispensabile, e a Verona la mancanza è percepita.

Sessioni CLA

Sostenere tutte le lezioni e tutti gli esami online non è stata impresa facile per nessuno. Molti studenti e studentesse hanno avuto particolari difficoltà legate alle prove di lingua che interessano il CLA (Centro Linguistico di Ateneo), perciò abbiamo avanzato la richiesta di una sessione straordinaria utile a sostenere gli esami in maniera adeguata con le nuove modalità di didattica a distanza. Il risultato? È stata aggiunta una nuova sessione che ha permesso a moltissimi studenti di continuare con più serenità il loro piano di studi. 

Per un’università inclusiva

Il 29 marzo 2019 Verona è stata attraversata da un fiume di persone, scese nelle strade contro il WCF (congresso mondiale delle famiglie), una lobby mondiale reazionaria che incentiva politiche maschiliste e omofobe. La risposta a questo congresso non si è fatta attendere, ma ora è necessario continuare con proposte volte a sensibilizzare gli studenti e la cittadinanza. È proprio grazie al nostro lavoro in Senato Accademico che nel 2014 l’Università di Verona ha istituito il doppio libretto per gli studenti in cambio di genere. Si tratta di un servizio già presente in alcuni atenei italiani e che garantisce a chi sta facendo il percorso di riattribuzione del genere di potersi iscrivere agli esami ed usufruire dei servizi dell’università senza avere l’imbarazzo di usare il proprio nome anagrafico. Ma non basta: molti servizi, quali un’assistenza andrologica e ginecologica e forme di Consultorio, dovrebbero essere implementati dall’Ateneo per accompagnare lo studente in un percorso di educazione alla sessualità.

Per dei trasporti a misura di studente

I trasporti spesso sono, per i tantissimi studenti pendolari, uno degli incubi maggiori: treni in condizioni disastrate, corriere con orari improponibili, tratte scomode, coincidenze non compatibili con gli orari delle lezioni, prezzi elevati rispetto al disservizio. Si tratta di un tema di cui i rappresentanti solitamente si disinteressano, non essendo trattato negli organi universitari: noi invece riteniamo sia centrale nella vita degli studenti quanto la didattica e le tasse. È necessario investire in forme di trasporto alternative all’auto, incentivando l’utilizzo dei trasporti pubblici e ripensando la mobilità cittadina.

Non solo università

Crediamo che ogni cittadino abbia una responsabilità verso la comunità. Dopo l’ennesima alluvione che ha colpito la città di Verona ad agosto, ci siamo riuniti insieme a Friday for Future ed Extinction Rebellion per formare squadre di volontari pronti a portare aiuto. Occupandoci dei lavori più marginali, mentre la protezione civile era impegnata a rimuovere alberi e svuotare cantine allagate, abbiamo dato un contributo per ripulire la città.
Inoltre, abbiamo partecipato ad altre numerose manifestazioni, come quelle del BLM (Black Lives Matter) e Verona Pride